mercoledì 13 aprile 2016

Forza

Mi sono sempre chiesta dove si trova la forza per affrontare determinate situazioni. In quale momento si riesce a tirare fuori quella grinta e quel coraggio che ci aiutano ad andare avanti? Appurato che non abbiamo tutti lo stesso carattere e lo stesso modo di porsi di fronte alle avversità, come è possibile che ci sono persone così forti e altre che non sono in grado di venirne fuori? Da dove nasce quell'istinto di sopravvivenza o quella molla che fa scattare la voglia di lottare contro tutto e tutti? Abbiamo capito che la vita è difficile, ti mette alla prova, ti mastica e ti rigetta con una facilità che alle volte ti disarma e ti spiazza. Parlando per me anche quando sono stanca di lottare c'è sempre quella piccola parte della mia mente e del mio cuore che mi dice di non mollare, principalmente perché non me lo posso permettere e poi perché così facendo avrei perso la lotta che ogni giorno combatto con la vita. Siamo consapevoli che ci sono momenti belli e momenti brutti, che la vita a volte si accanisce sempre sulle stesse persone. Allora penso che la forza oltre che da noi stessi ci viene anche da chi ci sta accanto, da chi ci da coraggio e ci appoggia nel nostro cammino. Però ancora non riesco a capire come si accende in alcuni di noi quella scintilla che non ci fa abbandonare mai. Per questo al momento mi ritengo molto fortunata, sia perché trovo sempre la forza di lottare anche quando mi sembra tutto vano, sia perché ho vicino delle persone splendide che hanno sempre una buona parola di conforto da condividere con me. Ancora non mi riesco ad abituare a poter parlare liberante ed ad accettare consigli facilmente, ma vi giuro che dovrebbe essere così per tutti; perché alla fine chi si rende conto di non poter fare tutto da solo non è un perdente ma una persona consapevole dei propri limiti. Accettare aiuto specialmente da chi ti vuole bene e ti capisce è il primo passo per ricostruire piano piano la propria vita. Il mio grazie va a chi crede in me e mi sta vicino giorno per giorno dandomi quell'appoggio e quella forza di cui ho bisogno e semplicemente credendo in me.

venerdì 4 marzo 2016

Paura

E adesso è paura quella vera, se fino adesso non ci ho pensato è perché le cose erano all'inizio. E' giusto che ci sia la paura perché vuol dire che per me la relazione è seria. Ho paura che si stanchi di me, che non gli piaccio, che faccio qualcosa di sbagliato, di deluderlo. Mi rendo conto che è passato solo un mese e mezzo, ma sembra molto di più. Ci siamo trovati bene da subito, come se ci fossimo sempre conosciuti; si c'è la timidezza dell'inizio ma la complicità è forte. I suoi occhi che mi guardano con dolcezza, la ricerca continua di un contatto, la voglia di passare del tempo insieme, il buongiorno al mattino e la buonanotte alla sera che non mancano mai, le attenzioni anche nei minimi dettagli, il preoccuparsi per me, il prodigarsi a rendermi felice, il farmi partecipe della sua vita, il farmi sapere che c'è sempre per me, le coccole, i sorrisi e gli scherzi, il prendersi in giro, una buona parola quando sono triste. Solo adesso mi sto rendendo conto che tutto questo nella mia vita non c'è mai stato, almeno non così intenso e allo stesso tempo semplice. Come già detto ho sempre dovuto fare tutto da sola e nonostante questo i continui rimproveri e i silenzi ingiustificati non hanno reso la mia vita e il rapporto precedente per niente facile. Non voglio soffermarmi a fare paragoni perché non lo ritengo giusto, però mi sto rendendo conto che fino adesso non ho vissuto ma sopravvissuto. Mi è capitato un paio di anni fa di fare un viaggio in treno e, girandomi di lato, vedere una coppia felice che scherzava e si guardava con intensità; non nego che li ho invidiati tantissimo, pensando che un rapporto così non lo avrei mai avuto. Quella coppia è sempre rimasta nei miei pensieri come esempio di quello che la mia vita sarebbe dovuta essere. Oggi mi chiedo come ho fatto ad andare avanti accontentandomi di una situazione così difficile, che mi ha reso diffidente verso tutto e tutti? Lo so, lo dirò all'infinito, che a tutte queste belle cose non sono abituata e alla fine non so nemmeno se me le merito. L'unica cosa che so è che mi ritengo fortunata di condividere la mia vita con una persona così solare, dolce, premurosa e passionale. Cercando di non farmi influenzare dalle mie paure, vivo appieno tutte queste nuove sensazioni; e dando tutta me stessa a questa persona così speciale, sorrido alla vita che finalmente ha portato qualcosa di positivo e inaspettato. Paura si e tanta, ma che risveglia in me sensazioni e voglia di vivere che il mio cuore aveva paura di provare.

martedì 23 febbraio 2016

Rapporti

Qualsiasi tipo di rapporto come già detto è basato sulla fiducia e sul rispetto. Quando vengono a mancare o l'una o l'altro allora il rapporto inizia a vacillare e a questo punto diventa tutto più difficile. Bisogna impegnarsi veramente tanto per far funzionare le cose ed impedire che questo accada. Certo è che se dall'altra parte non si viene aiutati allora siamo propensi a gettare la spugna anche noi. Possiamo lottare con le unghie e con i denti, ma se l'impegno non c'è da entrambe le parti allora sarà del tutto vano. Diciamo che in fatto di relazioni siamo tutti un po' egoisti, tendiamo a conservare le nostre abitudini da scapoli senza invece cercare, non dico di adattarci perché sarebbe sbagliato, di capire che nella nostra vita adesso c'è un'altra persona e se ci teniamo a lei dobbiamo mettere da parte il nostro egoismo. Questo non significa che dobbiamo cambiare totalmente le nostre abitudini, è giusto che ognuno mantenga i propri interessi e se si è fortunati li condivida con l'altra persona. All'inizio lo sappiamo è tutto facile, si impara a conoscersi, si sorvola su tante cose e si vede tutto in modo ovattato; molte persone non si espongono e non si rilevano subito per quello che sono. Poi ci sono situazioni rare che nascono “fortunate” dove sei leale con te stesso e con l'altra persona senza nascondere niente e rivelandoti totalmente per quello che sei. Queste ultime sono le relazioni che continueranno negli anni se entrambe le persone sono disposte a essere leali l'una con l'altra, a rispettarsi e ad aiutarsi in qualsiasi difficoltà. Certo è che i fattori esterni influiscono pesantemente ma se il rapporto è saldo non faranno altro che rafforzarlo. Lo so è difficile avere accanto la persona giusta, che ci capisce e che ci è vicina in ogni momento, ma una volta trovata ci accorgeremo da soli che tutto l'impegno che ci mettiamo non sarà vano e saremo ricambiati totalmente. Le relazioni a senso unico non vanno da nessuna parte, e prima ne siamo consapevoli, prima ne usciremo fuori senza essere totalmente annientati. Il vostro che tipo di relazione è?

lunedì 8 febbraio 2016

Fiducia

Ho sempre attribuito alla parola fiducia una grande importanza, il poter dare fiducia agli altri sia nell'ambito delle amicizie che in quello più intimo, è sempre stato per me una cosa fondamentale. Dare fiducia non è facile specialmente negli ultimi tempi, che i valori non sono più ritenuti importanti, e non è facile perché riuscire a fidarsi totalmente di qualcuno dopo innumerevoli situazioni negative è quasi impossibile. Ho dato fiducia a gente che non se lo meritava minimamente e non mi ha stupito riscontrare che avevo perfettamente ragione. Adesso è difficile riporre la mia fiducia in qualcuno, lasciarmi andare totalmente. Come ho già detto quando parlavo di amicizia, le persone che ti rimangono accanto e che ti vogliono bene sono rare e sono speciali. Per mia fortuna ne ho diverse che mi sono state vicine sia adesso che ne ho più bisogno che prima, a loro rimarrà sempre totale la mia fiducia. La domanda che mi pongo è se è giusto o sbagliato lasciarsi andare, dare fiducia, poter finalmente appoggiarsi a qualcuno per essere aiutati e principalmente capiti. Poi penso che non si può instaurare un rapporto senza fiducia se no che rapporto sarebbe? Avresti mille dubbi e mille domande che ti frullano in testa portandoti a commettere una serie di errori dettati dalla paranoia. Inoltre penso che nessuno deve pagare per gli errori degli altri, e dato che non siamo tutti uguali, perché non poter dare una chance a chi se la merita e attimo per attimo ti fa capire quanto tu sia importante. Non dare fiducia vuol dire anche non vivere quella persona o situazione fino infondo per la paura di soffrire per l'ennesima volta. Allora da persona coraggiosa che sono preferisco essere delusa dall'ennesima persona piuttosto che non vivere dando fiducia, perché di persone splendide nel mucchio ce ne sono tante basta solo stare attenti e non lasciarsele scappare. Ed io ultimamente mi ritengo molto fortunata e voi che ne pensate?

martedì 26 gennaio 2016

Destino

Il destino è quando incontri una persona che non stavi cercando per poi renderti conto che non hai mai desiderato nient'altro di meglio al mondo. (A. Gravina)

Questa frase mi ha fatto riflettere parecchio in questi giorni, nell'analizzarla mi sono resa conto di quanto fosse vera e profonda. Come già detto in precedenza e ricollegandomi all'ultimo anno trascorso, il destino ha giocato un ruolo fondamentale nella mia vita. In meglio o in peggio ancora non lo so, sto cercando di capirlo anche se la vita non finisce mai di regalarti delle sorprese che a volte possono essere del tutto inaspettate. Vivere come se non ci fosse un domani è diventata da poco la mia filosofia di vita, cioè vivere senza doversi aspettare più di tanto e prendere dalla vita solo le cose belle, potendo scegliere senza dover rendere conto a nessuno e pensando solo a se stessi. Poi all'improvviso quando meno te lo aspetti accade qualcosa che per la prima volta dopo tanto tempo non è un evento brutto ma è una cosa che ti lascia spiazzato, ti fa sperare che nella vita alla fine non è tutto negativo. Incominci a rivivere piano piano e ti guardi intorno capendo che forse dovevi passare tutto questo per poter essere pronto ad accogliere, anche se con paura o diciamola tutta “terrore”, una novità che ti spiazza ma a cui vuoi credere dal profondo di te stessa. Una novità che alla fine si insinua piano piano conquistando la tua fiducia e regalandoti finalmente una pace interiore e un sorriso che mancavano da tanto tempo. Cercando la parola destino sul vocabolario vedi che significa: “il susseguirsi degli eventi considerato come già stabilito e determinato da una forza superiore alla volontà e al potere umani”. Sono convinta che il tutto non avviene per caso, ma c'è sempre un fine o un disegno già stabilito, ma questo disegno si può modificare leggermente facendo delle scelte dettate dallo stato d'animo del momento e comunque non perdendo mai la fiducia in se stessi e negli altri. Che ne pensate? Voi credete al fato o al destino?


martedì 29 dicembre 2015

Viaggiare

Si viaggia per differenti occasioni: per lavoro, per le feste, per vacanza, per dovere, per studio, per divertirsi, per scoprire, per curiosità.... Si fanno viaggi organizzati o si parte senza un posto dove dormire o una meta. La possibilità di vedere luoghi sconosciuti con le loro tradizioni e culture, sia che si resti in Italia o si vada all'estero, è la cosa che mi affascina di più. Sin da piccola sono stata sempre abituata a viaggiare, dato che ogni fine settimana i miei genitori non ci facevano andare a scuola il Sabato e ci portano in giro per tutto il weekend. Con i miei fratelli quanto ci siamo divertiti a scoprire il modo e a saltare sui letti degli alberghi dove dormivamo senza essere controllati da nessuno. Fare la valigia è sempre stato un divertimento perché era la preparazione al viaggio, era la certezza che si stava partendo. Ho viaggiato in auto, in pullman, in aereo, in treno e a piedi; ed il treno è quello che preferisco di più perché il fascino delle stazioni mi ha sempre incuriosito. Conoscere nuove persone che viaggiano come te e ti raccontano le loro esperienze è una delle cose più divertenti, poi l'odore dei posti che si visitano o nuovi tipi di mangiare; quante cose nuove si imparano. Sono una fan di ogni tipo di viaggio, mi adatto in tutte le occasioni perché quando sono in giro posso tranquillamente lasciare a casa tutte le comodità. Se avessi soldi, tempo e qualcuno come me a cui piace viaggiare non starei ferma un attimo, in ogni momento organizzerei qualcosa, non mi tirerei mai indietro. Ho conosciuto e ho viaggiato con gente che non faceva altro che lamentarsi in continuazione di qualsiasi cosa. Beh non c'è cosa peggiore di avere un compagno così, alla fine riesce a mettere di cattivo umore anche te. Quindi vi consiglio di partire con qualcuno che ha i vostri stessi interessi altrimenti rischierete di volerlo abbandonare da qualche parte durante il corso del viaggio e vi assicuro non è una cosa carina da fare. Ricordatevi che ogni viaggio e a se, quindi cercate di assaporare ogni momento, rilassatevi e godetevi i posti che state visitando sicuri di tornare a casa arricchiti da ogni nuova esperienza. E voi che tipo di viaggiatori siete?

lunedì 21 dicembre 2015

Natale

Le luci, i colori , i profumi, i regali... Natale è magia. Gli odori della cucina della nonna che ti svegliavano la mattina presto, la neve, il camino acceso. Quanti bei ricordi che ho dei natali passati, iniziavo un mese prima a preparare l'albero, a cercare i regali perfetti e a creare quell'atmosfera che con tristezza alla fine la Befana si portava via il 6 Gennaio. Mi ricorderò sempre tutte le volte che mio papà mi portava a Piazza Navona, rimanevo per ore incollata con il naso sulle vetrine di quello splendido negozio pieno di case delle bambole, peluche e giocattoli legno. Fantasticavo sempre che un giorno Babbo Natale mi potesse portare la più bella e grande casa delle bambole, tutta arredata e illuminata. Oppure girare a Napoli a San Gregorio Armeno per la via dei presepi ed ogni anno scegliere una nuova statuina da aggiungere al presepe. Quante volte con tutta la famiglia ci siamo riuniti a Firenze per la vigilia e il pranzo di Natale con tutti i miei cugini e ne abbiamo combinate di cotte e di crude. Non scorderò mai le recite e le poesie che ci costringevano a fare durante i pranzi o mio nonno che mi insegnava tutti i giochi possibili con le carte. Le lunghe tombolate con numeri sbagliati e i nonni sordi che dimenticavano di aggiungere i fagioli o le bucce del mandarino. Le contrattazioni al Mercante in Fiera che sfioravano le litigate o il pandoro caldo ripieno di gelato; le due settimane di vacanze da scuola. Lasciare latte, biscotti e carote per Babbo Natale e le sue renne e ritrovare la mattina del 25 tutto divorato e i regali sotto l'albero; quei pochi giochi tanto desiderati ed aspettati per tutto l'anno. Erano Natali semplici ma pieni di allegria, erano momenti magici per una bambina sognatrice come me che si guardava intorno con aria stupita e felice e pensava a quanto fosse meravigliosa la vita. Sono infinitamente grata ai miei genitori che si sono sempre prodigati per non farmi mancare niente e per aver reso tutti i miei Natali speciali. Anche se adesso sono cresciuta ed il Natale è diventato un giorno come un altro sono felice però di poterlo rivivere negli occhi di mia figlia che speranzosa attende con ansia la notte di Natale. Ne approfitto per augurare a tutti un Felice Natale.