Mi
sono sempre chiesta dove si trova la forza per affrontare determinate
situazioni. In quale momento si riesce a tirare fuori quella grinta e
quel coraggio che ci aiutano ad andare avanti? Appurato che non
abbiamo tutti lo stesso carattere e lo stesso modo di porsi di fronte
alle avversità, come è possibile che ci sono persone così forti e
altre che non sono in grado di venirne fuori? Da dove nasce
quell'istinto di sopravvivenza o quella molla che fa scattare la
voglia di lottare contro tutto e tutti? Abbiamo capito che la vita è
difficile, ti mette alla prova, ti mastica e ti rigetta con una
facilità che alle volte ti disarma e ti spiazza. Parlando per me
anche quando sono stanca di lottare c'è sempre quella piccola parte
della mia mente e del mio cuore che mi dice di non mollare,
principalmente perché non me lo posso permettere e poi perché così
facendo avrei perso la lotta che ogni giorno combatto con la vita.
Siamo consapevoli che ci sono momenti belli e momenti brutti, che la
vita a volte si accanisce sempre sulle stesse persone. Allora penso
che la forza oltre che da noi stessi ci viene anche da chi ci sta
accanto, da chi ci da coraggio e ci appoggia nel nostro cammino. Però
ancora non riesco a capire come si accende in alcuni di noi quella
scintilla che non ci fa abbandonare mai. Per questo al momento mi
ritengo molto fortunata, sia perché trovo sempre la forza di lottare
anche quando mi sembra tutto vano, sia perché ho vicino delle
persone splendide che hanno sempre una buona parola di conforto da
condividere con me. Ancora non mi riesco ad abituare a poter parlare
liberante ed ad accettare consigli facilmente, ma vi giuro che
dovrebbe essere così per tutti; perché alla fine chi si rende conto
di non poter fare tutto da solo non è un perdente ma una persona
consapevole dei propri limiti. Accettare aiuto specialmente da chi ti
vuole bene e ti capisce è il primo passo per ricostruire piano piano
la propria vita. Il mio grazie va a chi crede in me e mi sta vicino
giorno per giorno dandomi quell'appoggio e quella forza di cui ho
bisogno e semplicemente credendo in me.
La vita è uno scherzo
Tutto quello che ci succede è causale o lo possiamo decidere. Si può provare a cambiare la nostra vita o tutto quello che facciamo alla fine è vano?
mercoledì 13 aprile 2016
venerdì 4 marzo 2016
Paura
E
adesso è paura quella vera, se fino adesso non ci ho pensato è
perché le cose erano all'inizio. E' giusto che ci sia la paura
perché vuol dire che per me la relazione è seria. Ho paura che si
stanchi di me, che non gli piaccio, che faccio qualcosa di sbagliato,
di deluderlo. Mi rendo conto che è passato solo un mese e mezzo, ma
sembra molto di più. Ci siamo trovati bene da subito, come se ci
fossimo sempre conosciuti; si c'è la timidezza dell'inizio ma la
complicità è forte. I suoi occhi che mi guardano con dolcezza, la
ricerca continua di un contatto, la voglia di passare del tempo
insieme, il buongiorno al mattino e la buonanotte alla sera che non
mancano mai, le attenzioni anche nei minimi dettagli, il preoccuparsi
per me, il prodigarsi a rendermi felice, il farmi partecipe della sua
vita, il farmi sapere che c'è sempre per me, le coccole, i sorrisi e
gli scherzi, il prendersi in giro, una buona parola quando sono
triste. Solo adesso mi sto rendendo conto che tutto questo nella mia
vita non c'è mai stato, almeno non così intenso e allo stesso tempo
semplice. Come già detto ho sempre dovuto fare tutto da sola e
nonostante questo i continui rimproveri e i silenzi ingiustificati
non hanno reso la mia vita e il rapporto precedente per niente
facile. Non voglio soffermarmi a fare paragoni perché non lo ritengo
giusto, però mi sto rendendo conto che fino adesso non ho vissuto ma
sopravvissuto. Mi è capitato un paio di anni fa di fare un viaggio
in treno e, girandomi di lato, vedere una coppia felice che scherzava
e si guardava con intensità; non nego che li ho invidiati
tantissimo, pensando che un rapporto così non lo avrei mai avuto.
Quella coppia è sempre rimasta nei miei pensieri come esempio di
quello che la mia vita sarebbe dovuta essere. Oggi mi chiedo come ho
fatto ad andare avanti accontentandomi di una situazione così
difficile, che mi ha reso diffidente verso tutto e tutti? Lo so, lo
dirò all'infinito, che a tutte queste belle cose non sono abituata e
alla fine non so nemmeno se me le merito. L'unica cosa che so è che
mi ritengo fortunata di condividere la mia vita con una persona così
solare, dolce, premurosa e passionale. Cercando di non farmi
influenzare dalle mie paure, vivo appieno tutte queste nuove
sensazioni; e dando tutta me stessa a questa persona così speciale,
sorrido alla vita che finalmente ha portato qualcosa di positivo e
inaspettato. Paura si e tanta, ma che risveglia in me sensazioni e
voglia di vivere che il mio cuore aveva paura di provare.
martedì 23 febbraio 2016
Rapporti
Qualsiasi
tipo di rapporto come già detto è basato sulla fiducia e sul
rispetto. Quando vengono a mancare o l'una o l'altro allora il
rapporto inizia a vacillare e a questo punto diventa tutto più
difficile. Bisogna impegnarsi veramente tanto per far funzionare le
cose ed impedire che questo accada. Certo è che se dall'altra parte
non si viene aiutati allora siamo propensi a gettare la spugna anche
noi. Possiamo lottare con le unghie e con i denti, ma se l'impegno
non c'è da entrambe le parti allora sarà del tutto vano. Diciamo
che in fatto di relazioni siamo tutti un po' egoisti, tendiamo a
conservare le nostre abitudini da scapoli senza invece cercare, non
dico di adattarci perché sarebbe sbagliato, di capire che nella
nostra vita adesso c'è un'altra persona e se ci teniamo a lei
dobbiamo mettere da parte il nostro egoismo. Questo non significa che
dobbiamo cambiare totalmente le nostre abitudini, è giusto che
ognuno mantenga i propri interessi e se si è fortunati li condivida
con l'altra persona. All'inizio lo sappiamo è tutto facile, si
impara a conoscersi, si sorvola su tante cose e si vede tutto in modo
ovattato; molte persone non si espongono e non si rilevano subito per
quello che sono. Poi ci sono situazioni rare che nascono “fortunate”
dove sei leale con te stesso e con l'altra persona senza nascondere
niente e rivelandoti totalmente per quello che sei. Queste ultime
sono le relazioni che continueranno negli anni se entrambe le persone
sono disposte a essere leali l'una con l'altra, a rispettarsi e ad
aiutarsi in qualsiasi difficoltà. Certo è che i fattori esterni
influiscono pesantemente ma se il rapporto è saldo non faranno
altro che rafforzarlo. Lo so è difficile avere accanto la persona
giusta, che ci capisce e che ci è vicina in ogni momento, ma una
volta trovata ci accorgeremo da soli che tutto l'impegno che ci
mettiamo non sarà vano e saremo ricambiati totalmente. Le relazioni
a senso unico non vanno da nessuna parte, e prima ne siamo
consapevoli, prima ne usciremo fuori senza essere totalmente
annientati. Il vostro che tipo di relazione è?
lunedì 8 febbraio 2016
Fiducia
Ho
sempre attribuito alla parola fiducia una grande importanza, il poter
dare fiducia agli altri sia nell'ambito delle amicizie che in quello
più intimo, è sempre stato per me una cosa fondamentale. Dare
fiducia non è facile specialmente negli ultimi tempi, che i valori
non sono più ritenuti importanti, e non è facile perché riuscire a
fidarsi totalmente di qualcuno dopo innumerevoli situazioni negative
è quasi impossibile. Ho dato fiducia a gente che non se lo meritava
minimamente e non mi ha stupito riscontrare che avevo perfettamente
ragione. Adesso è difficile riporre la mia fiducia in qualcuno,
lasciarmi andare totalmente. Come ho già detto quando parlavo di
amicizia, le persone che ti rimangono accanto e che ti vogliono bene
sono rare e sono speciali. Per mia fortuna ne ho diverse che mi sono
state vicine sia adesso che ne ho più bisogno che prima, a loro
rimarrà sempre totale la mia fiducia. La domanda che mi pongo è se
è giusto o sbagliato lasciarsi andare, dare fiducia, poter
finalmente appoggiarsi a qualcuno per essere aiutati e principalmente
capiti. Poi penso che non si può instaurare un rapporto senza
fiducia se no che rapporto sarebbe? Avresti mille dubbi e mille
domande che ti frullano in testa portandoti a commettere una serie di
errori dettati dalla paranoia. Inoltre penso che nessuno deve pagare
per gli errori degli altri, e dato che non siamo tutti uguali, perché
non poter dare una chance a chi se la merita e attimo per attimo ti
fa capire quanto tu sia importante. Non dare fiducia vuol dire anche
non vivere quella persona o situazione fino infondo per la paura di
soffrire per l'ennesima volta. Allora da persona coraggiosa che sono
preferisco essere delusa dall'ennesima persona piuttosto che non
vivere dando fiducia, perché di persone splendide nel mucchio ce ne
sono tante basta solo stare attenti e non lasciarsele scappare. Ed io
ultimamente mi ritengo molto fortunata e voi che ne pensate?
martedì 26 gennaio 2016
Destino
Il
destino è quando incontri una persona che non stavi cercando per poi
renderti conto che non hai mai desiderato nient'altro di meglio al
mondo. (A. Gravina)
Questa
frase mi ha fatto riflettere parecchio in questi giorni,
nell'analizzarla mi sono resa conto di quanto fosse vera e profonda.
Come già detto in precedenza e ricollegandomi all'ultimo anno
trascorso, il destino ha giocato un ruolo fondamentale nella mia
vita. In meglio o in peggio ancora non lo so, sto cercando di capirlo
anche se la vita non finisce mai di regalarti delle sorprese che a
volte possono essere del tutto inaspettate. Vivere come se non ci
fosse un domani è diventata da poco la mia filosofia di vita, cioè
vivere senza doversi aspettare più di tanto e prendere dalla vita
solo le cose belle, potendo scegliere senza dover rendere conto a
nessuno e pensando solo a se stessi. Poi all'improvviso quando meno
te lo aspetti accade qualcosa che per la prima volta dopo tanto tempo
non è un evento brutto ma è una cosa che ti lascia spiazzato, ti fa
sperare che nella vita alla fine non è tutto negativo. Incominci a
rivivere piano piano e ti guardi intorno capendo che forse dovevi
passare tutto questo per poter essere pronto ad accogliere, anche se
con paura o diciamola tutta “terrore”, una novità che ti spiazza
ma a cui vuoi credere dal profondo di te stessa. Una novità che alla
fine si insinua piano piano conquistando la tua fiducia e regalandoti
finalmente una pace interiore e un sorriso che mancavano da tanto
tempo. Cercando la parola destino sul vocabolario vedi che significa:
“il susseguirsi degli eventi considerato come già stabilito e
determinato da una forza superiore alla volontà e al potere umani”.
Sono convinta che il tutto non avviene per caso, ma c'è sempre un
fine o un disegno già stabilito, ma questo disegno si può
modificare leggermente facendo delle scelte dettate dallo stato
d'animo del momento e comunque non perdendo mai la fiducia in se
stessi e negli altri. Che ne pensate? Voi credete al fato o al
destino?
martedì 29 dicembre 2015
Viaggiare
Si
viaggia per differenti occasioni: per lavoro, per le feste, per
vacanza, per dovere, per studio, per divertirsi, per scoprire, per
curiosità.... Si fanno viaggi organizzati o si parte senza un posto
dove dormire o una meta. La possibilità di vedere luoghi sconosciuti
con le loro tradizioni e culture, sia che si resti in Italia o si
vada all'estero, è la cosa che mi affascina di più. Sin da piccola
sono stata sempre abituata a viaggiare, dato che ogni fine settimana
i miei genitori non ci facevano andare a scuola il Sabato e ci
portano in giro per tutto il weekend. Con i miei fratelli quanto ci
siamo divertiti a scoprire il modo e a saltare sui letti degli
alberghi dove dormivamo senza essere controllati da nessuno. Fare la
valigia è sempre stato un divertimento perché era la preparazione
al viaggio, era la certezza che si stava partendo. Ho viaggiato in
auto, in pullman, in aereo, in treno e a piedi; ed il treno è quello
che preferisco di più perché il fascino delle stazioni mi ha sempre
incuriosito. Conoscere nuove persone che viaggiano come te e ti
raccontano le loro esperienze è una delle cose più divertenti, poi
l'odore dei posti che si visitano o nuovi tipi di mangiare; quante
cose nuove si imparano. Sono una fan di ogni tipo di viaggio, mi
adatto in tutte le occasioni perché quando sono in giro posso
tranquillamente lasciare a casa tutte le comodità. Se avessi soldi,
tempo e qualcuno come me a cui piace viaggiare non starei ferma un
attimo, in ogni momento organizzerei qualcosa, non mi tirerei mai
indietro. Ho conosciuto e ho viaggiato con gente che non faceva altro
che lamentarsi in continuazione di qualsiasi cosa. Beh non c'è cosa
peggiore di avere un compagno così, alla fine riesce a mettere di
cattivo umore anche te. Quindi vi consiglio di partire con qualcuno
che ha i vostri stessi interessi altrimenti rischierete di volerlo
abbandonare da qualche parte durante il corso del viaggio e vi
assicuro non è una cosa carina da fare. Ricordatevi che ogni viaggio
e a se, quindi cercate di assaporare ogni momento, rilassatevi e
godetevi i posti che state visitando sicuri di tornare a casa
arricchiti da ogni nuova esperienza. E voi che tipo di viaggiatori
siete?
lunedì 21 dicembre 2015
Natale
Le
luci, i colori , i profumi, i regali... Natale è magia. Gli odori
della cucina della nonna che ti svegliavano la mattina presto, la
neve, il camino acceso. Quanti bei ricordi che ho dei natali passati,
iniziavo un mese prima a preparare l'albero, a cercare i regali
perfetti e a creare quell'atmosfera che con tristezza alla fine la
Befana si portava via il 6 Gennaio. Mi ricorderò sempre tutte le
volte che mio papà mi portava a Piazza Navona, rimanevo per ore
incollata con il naso sulle vetrine di quello splendido negozio pieno
di case delle bambole, peluche e giocattoli legno. Fantasticavo
sempre che un giorno Babbo Natale mi potesse portare la più bella e
grande casa delle bambole, tutta arredata e illuminata. Oppure girare
a Napoli a San Gregorio Armeno per la via dei presepi ed ogni anno
scegliere una nuova statuina da aggiungere al presepe. Quante volte
con tutta la famiglia ci siamo riuniti a Firenze per la vigilia e il
pranzo di Natale con tutti i miei cugini e ne abbiamo combinate di
cotte e di crude. Non scorderò mai le recite e le poesie che ci
costringevano a fare durante i pranzi o mio nonno che mi insegnava
tutti i giochi possibili con le carte. Le lunghe tombolate con numeri
sbagliati e i nonni sordi che dimenticavano di aggiungere i fagioli o
le bucce del mandarino. Le contrattazioni al Mercante in Fiera che
sfioravano le litigate o il pandoro caldo ripieno di gelato; le due
settimane di vacanze da scuola. Lasciare latte, biscotti e carote
per Babbo Natale e le sue renne e ritrovare la mattina del 25 tutto
divorato e i regali sotto l'albero; quei pochi giochi tanto
desiderati ed aspettati per tutto l'anno. Erano Natali semplici ma
pieni di allegria, erano momenti magici per una bambina sognatrice
come me che si guardava intorno con aria stupita e felice e pensava a
quanto fosse meravigliosa la vita. Sono infinitamente grata ai miei
genitori che si sono sempre prodigati per non farmi mancare niente e
per aver reso tutti i miei Natali speciali. Anche se adesso sono
cresciuta ed il Natale è diventato un giorno come un altro sono
felice però di poterlo rivivere negli occhi di mia figlia che
speranzosa attende con ansia la notte di Natale. Ne approfitto per
augurare a tutti un Felice Natale.
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